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TOKYO

TAPPA n. 1 – TOKYO (3 giorni)

Day 1 (25 aprile)

 

Dopo un lungo ed estenuante volo intercontinentale (12 ore Parigi-Tokyo con Air France), finalmente intorno alle 11 del mattino arriviamo a destinazione e vorremmo riposarci un po’ in hotel (situato a Ginza) prima di cominciare con i giri della città, ma purtroppo la camera non sarà disponibile prima delle 16.00; scopriremo nei giorni successivi che in Giappone è possibile avere la camera sempre e solo dopo le 15/16.

Per quanto scontato, cercate di dormire il più possibile durante il volo, anche se potrebbe essere difficile. Il nostro volo Air France è partito alle 10 del mattino da Milano e quindi abbiamo viaggiato durante la nostra giornata “sveglia” e non siamo riusciti a riposarci molto, anzi abbiamo dato fondo a tutta la playlist di film di Air France!! Alla fine, abbiamo fatto un vero e proprio “after” e l’abbiamo sentito tutto!

Quindi non abbiamo scelta e, dopo aver recuperato le energie mangiando il nostro primo onighiri (in ogni supermercato troverete diversi gusti e tipi di queste prelibatezze per un costo ridicolo, ideali per uno spuntino, ma anche per fare dei pranzi veloci, economici e gustosi), ci mettiamo in marcia.

 

Come prima cosa raggiungiamo i giardini del palazzo imperiale per una breve passeggiata in questo immenso parco che però non ci colpisce particolarmente.

 

È finalmente giunta l’ora giusta per il pranzo e ci dirigiamo al mercato di Tsukiji famoso per il pesce che qui si commercia a tonnellate e per il suo mercato esterno pieno di bancarelle e ristorantini abbastanza spartani. Qui vi troverete in vera e propria difficoltà a scegliere cosa e dove mangiare, l’offerta è troppa. Il nostro consiglio è provare senza pensarci troppo. Qualsiasi cosa assaggerete sarà comunque buona!!

 

Nel tardo pomeriggio passiamo al quartiere Akihabara, tappa imprescindibile di una visita a Tokyo, fulcro degli appassionati di manga e anime, dove vedrete il famoso palazzo con il logo “Sega” che non potrete non immortalare. Camminate per le vie illuminate dai led e televisori giganti sui palazzi, provate una giocata nei distributori di peluche (senza esagerare!) e entrate in una sala slot. Queste sale slot ci hanno colpito particolarmente, da fuori non si percepisce niente di particolarmente rilevante, appena si aprono le porte scorrevoli invece un rumore fortissimo come di esplosioni proveniente un po’ dalle macchinette e un po’ dalle ventole dell’aria che aspirano il fumo delle sigarette.

Curiosità: In Giappone è illegale il gioco d’azzardo, quindi in queste sale slot si vincono dei “sassolini” che vengono poi scambiati in apposite bancarelle collocate all’esterno dalle sale slot con del denaro.

Nei ristoranti e comunque nella stragrande maggioranza dei locali, si fuma. State attenti perché potreste ritrovarvi a concludere una bella cena fra fumi di sigarette!

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Quartiere di Shinjuku
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Tipica macchinetta nel quartiere di Akihabara

Dopo quest’esperienza “tipica” per la cena scegliamo il quartiere Shinjuku particolarmente vivace per la vita notturna con i suoi palazzi e grattacieli luminosi e affollatissimo. Scegliamo a caso un ristorante dove preparano fritture di ogni tipo su uno stecchino e proviamo i Tako-yaki, tipici di Osaka (palline di pastella con pezzetti di polpo) che, a sorpresa, dobbiamo cucinare da soli con l’aiuto di un paziente e disponibile cameriere.

 

Chiudiamo la giornata passeggiando fra gli stretti vicoli di Golden Gai, un piccolo quartiere di Shinjuku che presenta un labirinto di vie e vicoli stretti con palazzi in legno a due piani (un vero contrasto rispetto agli alti grattacieli circostanti) che ospitano bar piccolissimi da 4/5 posti, dove potrete bere un drink direttamente al bancone come foste a casa del proprietario. Nella maggioranza di questi bar si paga una quota di ingresso oltre alla consumazione vera e propria. Vale la pena anche soltanto passeggiare per questi vicoli giusto per fare un salto indietro nel passato.

Day 2 (26 aprile)

 

Riposati, si parte per una nuova giornata a macinare km.

Iniziamo dal santuario shintoista Meiji-Jingu e dalla tranquillità dei suoi giardini, i Meiji-jingu Gyoen. Quindi passiamo dall’eccentrica (e affollata) Takeshita-dori piena di negozi che vendono oggetti di svariati generi e un po’ senza senso (come cappelli di peluche a forma di coniglio con le orecchie che si alzano con delle pompette).

 

Ritorniamo nella quiete di un altro parco, il Yoyogi-koen, dove ammiriamo gli ultimi residui di qualche ciliegio in fiore.

 

Nel pomeriggio saliamo quindi sulla Tokyo metropolitan government tower, bellissima vista gratuita a 360° su tutta l’infinita estensione della città.

 

Dedichiamo la serata al quartiere di Shibuya conosciuto per il suo famoso incrocio che si dice sia l’incrocio pedonale più trafficato del mondo ed effettivamente ci colpisce moltissimo. Ci divertiamo a percorrere a piedi l’incrocio più volte e in diverse direzioni. È incredibile come il flusso di persone che va e viene in tutte le direzioni sembri infinito e, nel caos, ordinato e organizzato allo scattare del verde.

Per una bella vista dall’alto di questo famoso attraversamento pedonale, vi consigliamo di recarvi da Starbucks.

 

Scattiamo anche la classica foto di rito con la statua di Hachiko.

Trascorriamo la serata nel quartiere fra i suoi grattacieli luminosi con i led e la musica e le vie affollatissime e ceniamo in un ristorante che propone cucina di mare in un ambiente piccolo e accogliente, Kaikaya; cena a menu fisso con 8 portate tutte molto particolari (ristorante consigliato dalla Lonely Planet).

Per una bella vista dall’alto di questo famoso attraversamento pedonale, vi consigliamo di recarvi da Starbucks

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Parco Yoyogi-koen
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Incrocio di Shibuya (vista da Starbucks)

Day 3 (27 aprile)

Sveglia presto, oggi è l’ultimo giorno a Tokyo e dobbiamo concentrare le ultime attività.

Cominciamo la mattina con un po’ di antichità: il tempio buddhista di Senso-ji nel quartiere di Asakusa, il quartiere più orientale di Tokyo e che ci piace tantissimo!

 

La mattinata è dedicata per intero alla visita del tempio, affollatissimo di turisti e fedeli, ma comunque carico di un’atmosfera magica. Raggiungiamo l’ingresso del tempio e la pagoda a cinque piani percorrendo una lunga via di bancarelle e lanterne colorate, la Nakamise-dori.

 

Pranziamo non lontano dal tempio, lungo il fiume, in un ristorantino carino, Gonpachi Asakusa Azumabashi (consigliato!).

 

Ci spostiamo a piedi verso i quartieri di Ueno e Yanesen dove il tempo si è fermato a anni e anni fa e sembra di essere immersi nell’atmosfera di un cartone animato manga fra le stradine,  i palazzi bassi con le porte scorrevoli in legno e gli innumerevoli templi di piccole dimensioni. Passiamo attraverso il yanaka-reien, uno dei più prestigiosi cimiteri di Tokyo e arriviamo alla Yuyake Dandan “le scale del tramonto” e alla Yanaka Ginza, una classica via commerciale tipica della Tokyo degli anni ’50. Ci fermiamo a bere una birra sulle cassette di plastica come i veri “local”. I giapponesi sono talmente gentili che una signora ci offre anche i suoi onighiri come “aperitivo”!
 

Facciamo una breve tappa a Roppongi hills che in realtà è un immenso centro commerciale di lusso. Se avete poco tempo, è una tappa che, a nostro avviso, potete tranquillamente saltare.

 

Concludiamo la serata a Shinjuku con una cena a base di sushi da Ougi Sushi, senza infamia e senza lode.

 

TIP: nei ristoranti e comunque nella stragrande maggioranza dei locali, si fuma. State attenti perché potreste ritrovarvi a concludere una bella cena fra fumi di sigarette!

 

HOTEL: soggiorniamo al The Square Hotel Ginza, hotel confortevole e moderno.

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Tempio buddhista di Senso-ji
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