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TROMSø

TAPPA n. 1 – TROMSO (1 giorno)

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Sveglia presto (ore 6.30) e si parte, direzione Tromso, con un breve scalo a Francoforte (viaggiamo con Lufthansa). La prima cosa che subito ci colpisce appena scesi dall’aereo è la “luce”, o meglio, la sua assenza, alle ore 13:30 siamo già avvolti nella penombra. 

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Aeroporto di Tromso, ore 13.30

Recuperiamo l’auto (noleggiata con la compagnia Avis) che troviamo nel parcheggio all’aperto dell’aeroporto completamente ricoperta di neve. Ovviamente nel nostro equipaggiamento da “grande nord” abbiamo dimenticato un fondamentale “raschietto per il ghiaccio” per i vetri, ma fortunatamente l’auto ne ha già uno molto “professional” in dotazione.

Questa sarà la prima delle innumerevoli pulizie di neve e sbrinature di ghiaccio dai vetri dell’auto, rito fondamentale prima di ogni partenza.

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Rito della sbrinatura

Dall’aeroporto raggiungiamo il centro di Tromso in 10 minuti di auto attraversando un lunghissimo tunnel sotterraneo.

Come primo impatto la temperatura non è particolarmente rigida, - 2°, ci copriamo per bene e usciamo per visitare la città.

 

Tromso è considerata l’ultima vera e propria “città” dell’estremo nord della Norvegia e ce ne renderemo conto visitando le piccole città semi deserte nei giorni successivi.

 

Raggiungiamo a piedi la partenza della funivia (3,5 km circa dal centro) per la salita al monte Storsteinen da cui ammiriamo una vista spettacolare sulla città illuminata e sullo stretto.

Facciamo una passeggiata, sprofondando nella neve e nel buio (ore 16.00), ma dopo poco il freddo si fa sentire e ci riscaldiamo nel rifugio che si trova all’arrivo della funivia.

Di ritorno verso il centro, ammiriamo la Cattedrale dell’Artico, un’imponente e moderna struttura a forma triangolare.

La città è addobbata per le feste natalizie e le vie del centro sono deserte, poca gente in giro, probabilmente un po’ per la temperatura e poi, dimenticavamo, è la sera del 31 dicembre, l’ultimo giorno dell’anno.

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Centro di Tromso

Ritorniamo in hotel per sistemarci “a festa” per il “cenone” di Capodanno, prenotato dall’Italia in anticipo presso il ristorante Skarven. Appena arrivati ci specificano che il ristorante chiuderà alle 23.00. La sera di Capodanno?!? Strani questi norvegesi... Le portate della cena comunque ci soddisfano anche se i prezzi sono spropositati rispetto ai nostri standard. Un piatto principale e una bevanda raggiungono facilmente i 50 euro. Aspettiamo la mezzanotte in un pub bevendo una grappa locale per scaldarci prima di uscire per lo spettacolo dei fuochi d’artificio, poco visibili a causa di una mini-bufera di neve in corso.

Stanchi dal viaggio e infreddoliti ci ritiriamo finalmente al calduccio.

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